Se mi conoscete dovreste saperlo:
l’unicità è uno dei pilastri su cui poggia la mia esistenza.
Sono strana?
Sì!
Sono diversa dagli altri?
Sì!
I “pezzi” che mi compongono sono diversi tra loro e possono sembrare contraddittori?
Sì!
E soprattutto la cosa più importante: tutti questi non sono difetti, non sono qualcosa da correggere, anzi!
Sono qualcosa da cui partire per costruire, arredare e abitare la vita che ho scelto di vivere.
E sono anche (e di questo voglio parlarvi oggi) fonte inesauribile di ottimismo e fiducia ☺
Negli anni ho infatti imparato che è partendo da noi, e non dagli altri, che costruiamo la fiducia in noi stessi e nei nostri progetti. Una volta che abbiamo guardato, capito e accettato la nostra unicità questa si trasforma come per magia in un’iniezione di fiducia e ottimismo. Provare per credere!
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Forse anche proprio in virtù di questo molto spesso si associa l’autenticità alla felicità.
Sull’argomento Brenée Brown (ricercatrice, storyteller e autrice) scrive:
«Autenticità non è qualcosa che abbiamo o non abbiamo, è la pratica quotidiana di lasciar andare chi pensiamo di dover essere e di abbracciare chi siamo. Una scelta cosciente di come vogliamo vivere. Autenticità è una raccolta di scelte che dobbiamo fare ogni giorno. Ha a che fare con la scelta di mostrarci per ciò che siamo, ed essere veri, reali. La scelta di essere onesti. La scelta di lasciare che il nostro vero sé venga visto».
Quindi insomma, testa alta e avanti tutta verso i nostri obbiettivi e i nostri sogni!
Prima di salutarvi ho pensato di condividere con voi un’idea buffa che mi è venuta in mente qualche giorno fa: cosa direbbe Ornitorianna a un bicchiere mezzo pieno?
Ornitorianna: Buondì! Hai visto che bella giornata che è oggi?
Bicchiere: Dici? Da qua mi sembrava così così…
Ornitorianna: Ma come??? Appena ti ho visto ho subito pensato che ti trovavo in gran forma! E poi scusa, quella non è acqua fresca appena versata?
Bicchiere: Be’… sì… questa è acqua fresca… ma ho sempre questo problema che c’è ancora un sacco di spazio… non vedi lì?
Ornitorianna: Ma lì dove scusa?
Bicchiere: Lì sopra non vedi tutto quel vuoto?
Ornitorianna: Ah… intendi quello… a me sembrava che fossi mezzo pieno d’acqua e mezzo di cielo!
☺