Come si resiste alla prova del tempo lavorando in team?
Detta così sembra la classica domanda da un milione di dollari, o se vogliamo una di quelle domande retoriche per cui non esiste una risposta univoca… ma per quella che è la mia esperienza c’è invece una risposta semplice a questa domanda, quasi lapidaria.
Come si resiste alla prova del tempo quando si lavoro in un team?
Capendo, accettando e guidando il cambiamento.
Avete letto bene, poche parole, un ambito circoscritto ma, inutile dirlo, cruciale.
Il cambiamento è insito nella natura delle cose e, proprio alla luce di questo, non va temuto ma compreso. Può essere un cambiamento molto piccolo o uno stravolgimento completo, può essere il cambiamento di un singolo membro del team, di un progetto, di un processo o un cambiamento che arriva dell’esterno e ci costringe a mettere in discussione le cose.
E qui fermiamoci un secondo a riflettere.
Il cambiamento inevitabile: quando il contesto cambia e ci costringe a cambiare
Mai come negli ultimi anni è stato chiaro a tutti quanto a volte le circostanze esterne ci pongono delle sfide, professionali e personali, ci mettono davanti a domande che non ci eravamo fatti e ci costringono a rivedere del tutto o in parte le nostre strategie.
Detto così potrebbe sembrare una catastrofe, e volte effettivamente lo è,
ma anche da situazioni molto complesse si può uscire più forti, più motivati o con un bagaglio di scoperte che altrimenti non avremmo fatto.
Per quella che è la mia esperienza posso dire che non è mai facile, né bello, trovarsi a dover mettere in discussione i nostri programmi o a dover ripianificare ma è molto più pericoloso lasciarsi immobilizzare dalla paura di cambiare e rimettere mano a progetti e obbiettivi.
Passato il primo momento di confusione e spaesamento quello che negli anni ho capito è che mettersi in gioco e diventare catalizzatori di un cambiamento può, e il più delle volte è così, rivelarsi non solo la mossa giusta ma una mossa vincente.
Certo è che per riuscire a fare questo prima di tutto dobbiamo essere in ascolto, delle nostre esigenze come delle esigenze di ciascun membro di un team.

Il cambiamento pianificato: generare il cambiamento per alimentare energia e motivazione
Torniamo quindi al nocciolo della questione da cui questa riflessione ha preso il via:
come si resiste alla prova del tempo quando si lavoro in un team?
Capendo, accettando e guidando il cambiamento.
Questa è una regola che ormai da molto tempo fa parte del mio modo di lavorare, più volte nel corso degli anni posso dire di averla applicata con successo e quindi la ritengo, a mio modo di vedere, davvero una tessera fondamentale nel puzzle del lavoro in team.
Ascoltare i nostri desideri e la nostra insofferenza, e prestare attenzione costante nel tempo anche a desideri e insofferenze delle persone con cui lavoriamo è uno strumento prezioso.
Assecondare i sogni e gli obbiettivi, anche quando questo vuol dire rimettere in discussione tutto è l’unico modo per permettere a un team di lavoro di resistere alla prova del tempo.
Non mi sono mai pentita di questa seguire questa linea guida e penso, sinceramente che non succederà neanche in futuro.
Ma per scoprirlo non posso fare altro che restare in ascolto e vedere dove il cambiamento mi porterà domani!