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SPEAKER BUREAU
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SIMONE MORO
Con più di 60 spedizioni alpinistiche al suo attivo, è uno dei più noti alpinisti a livello internazionale e l’unico ad aver realizzato 4 prime salite invernali su un ottomila.
E’ anche pilota di elicottero in Himalaya e autore di 9 libri pubblicati in Italia e all’estero. Il suo lungo percorso fino a qui è costellato di successi, di fallimenti e di rinunce, ma ancora oggi Simone continua a sognare e, come dice lui, a spostare l’asticella sempre più in alto.
“Non ci sono cose impossibili cose quasi impossibili, solo quasi.”
I TEMI
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Perseveranza e tenacia
Innovazione
Il piano B
Fallimento e successo
Team e leadership















Simone Moro è l’unico alpinista al mondo ad aver realizzato 4 prime salite di 8000 metri in completa stagione invernale: Shisha Pangma (8.027 m. – nel 2005), Makalu (8463 m. – nel 2009), Gasherbrum II (8.035 m. – nel 2011), Nanga Parbat (8126 m. – nel 2016). Tra i numerosi premi vinti, ha ricevuto il “Pierre de Coubertin World Trophy” dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, il “David A.Sowles Memorial Award” dall’ American Alpine Club e la Medaglia d’Oro al Valor Civile dal Presidente Della Repubblica per l’operazione di soccorso estrema sul versante ovest del Lhotse (8156 m.) in Nepal, in solitaria, di notte, con un alpinistato rischio di valanghe e senza l’uso di ossigeno. È pilota di elicottero specializzato nel soccorso in Himalaya.
Cosa spinge un alpinista ad affrontare quelle montagne che sembrano irraggiungibili per l’uomo, con la paura e la consapevolezza dei rischi a cui va incontro? Cosa lo spinge al campo base prima, alle singole tappe della salita poi, e fino alla cima? Potrà mai sentirsi “arrivato”? Le vette di un alpinista sono la metafora delle sfide che ognuno di noi ci poniamo nella vita professionale: sembrano impossibili da vincere, troppo lontane per pensarci oggi. L’ambizione e la motivazione sono il motore principale di un percorso spesso lungo, insidioso, con crepacci e bufere improvvise, ma che alla fine porta al raggiungimento dei propri obiettivi. Un vero e proprio viaggio, durante il quale bisogna imparare a vivere i successi e soprattutto i fallimenti come punti di ripartenza. Una scalata fatta di piccoli passi, i cui attrezzi imprescindibili sono la tenacia, la perseveranza, l’umiltà, l’impegno, la dedizione e la passione.
I LIBRI
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È autore di 13 libri – pubblicati con Corbaccio e Rizzoli – che sono stati tradotti in inglese, tedesco, spagnolo e polacco.
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