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SPEAKER BUREAU
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KARINA HOLLEKIM

Freerider e base jumper professionista del team Red Bull, è stata la prima donna al mondo a fare ski base.

Nell’agosto del 2006 la sua vita è stata stravolta da un incidente quasi fatale. I medici dicevano che sarebbe rimasta su una sedia a rotelle, invece, dopo 20 interventi chirurgici e un lungo percorso di riabilitazione, ha re-imparato a camminare. E, incredibilmente, ha re-imparato a sciare!

“Che cosa può andare storto?”

I TEMI
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Motivazione
Determinazione
Paura del cambiamento
Seconda chance
Team e leadership
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Karina aveva un sogno: volare come un uccello. Le fu insegnato fin da bambina che quando aveva paura, doveva guardare “su” e questo fu quello che fece sempre, fino a diventare una freerider e una base jumper professionista. Karina è una pioniera, essendo stata la prima donna al mondo a performare una ski base.
Per oltre un decennio fu un’atleta professionista nel team Red Bull e The North Face sia come freerider che come base jumper.
Un sogno che diventa realtà, una vita perfetta, finchè qualcosa va storto con il suo paracadute, cambiandole drammaticamente la vita.
Nell’agosto del 2006, alla coppa del mondo di paragliding in Svizzera, lei e un gruppo di amici sono invitati a fare una esibizione. Sarebbe solo stato un volo di routine dall’aereo, con la sua tuta alare, per intrattenere una folla di migliaia. In volo sopra tutte queste teste, non poteva essere più felice.
Karina fece il salto da un piccolo aeroplano, disegnando delle figure nel cielo, nella sua tuta alare. Mentre volava, filmava gli altri con una videocamera montata sul suo caschetto. Quando Karina tirò la cordicella il suo paracadute si spiegò, ma si accorse subito che qualcosa non funzionava. Con nessuna possibilità di interrompere la sua caduta, si schiantò su un grande masso.

Fu uno schianto quasi fatale, sopra i nasi all’insù di migliaia di spettatori. Si schiantò a 100 km/h, e le sue gambe si fratturarono in 21 punti. Sebbene i medici dissero che non avrebbe più camminato, dopo 20 interventi chirurgici, invece recuperò l’uso delle gambe. Dovette imparare di nuovo a camminare, e poi ritornò anche a sciare e a vivere la sua vita appieno.<
Il suo film biografico “20 Seconds of Joy” (20 secondi di gioia) vinse il Miglior Film di Sport di Montagna e il People’s Choice Award al Banff Mountain Film Festival del 2007.
Karina è oggi una speaker e un’autrice di rilievo internazionale. La sua autobiografia ‘The Wonderful Feeling of Fear’ (il meraviglioso brivido di paura) è pubblicata in diversi paesi e il suo speech è andato sul palcoscenico del TEDx. Karina è anche una life and business coach. Le sue abilità nel coaching vengono da un background in Programmazione Neuro Linguistica e Chinesi Terapia Attiva.

La sua abilità di spingersi oltre i limiti, di rimanere focalizzata e la capacità di rimettersi in moto nelle avversità, sono i temi chiave che condivide attraverso lo speaking e il coaching.

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